Discussione:
[Gfoss] Il nuovo portale cartografico nazionale è online #opendatafail
Maurizio Napolitano
2017-03-29 14:42:30 UTC
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Il 22 marzo il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare ha messo online il nuovo portale cartografico nazionale.
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/22-marzo-online-geoportale-nazionale/

Sul sito si trovano moltissime informazioni, software, strumenti e
servizi di distribuzione dati geografici.

Qualche dataset è anche molto noto (es.i numeri civici del 2012).
Unico problema le note legali -
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/note-legali/
dove viene riportato

---
I dati scaricabili tramite il servizio di Download del Geoportale sono
messi a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia.
---

... tra l'altro facendo l'overwrite di licenza di alcune che prima
erano in cc-by-sa

Ammetto che da nessuna parte è scritto "open data" (se non forse per
la solita sezione "amministrazione trasparente"), certo che mi sembra
una bel salto indietro.

my2cents
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***@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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808 iscritti al 07/03/20
Maurizio Napolitano
2017-03-29 15:18:35 UTC
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accidenti!
Nelle FAQ invece c'è un altra licenza!
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/faq/
---
*Tutti i dati del Geoportale nazionale, ad eccezione delle ortofoto, sono
dati pubblici *e sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione
– Condividi allo stesso modo 3.0 Italia
<http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/it>. Chiunque desideri
riprodurre o pubblicare elaborati contenenti i dati del Geoportale
nazionale ha l’obbligo di rispettare i vincoli previsti dalla citata
licenza.
---
Post by Maurizio Napolitano
Il 22 marzo il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare ha messo online il nuovo portale cartografico nazionale.
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/22-marzo-online-geoportale-nazionale/
Sul sito si trovano moltissime informazioni, software, strumenti e
servizi di distribuzione dati geografici.
Qualche dataset è anche molto noto (es.i numeri civici del 2012).
Unico problema le note legali -
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/note-legali/
dove viene riportato
---
I dati scaricabili tramite il servizio di Download del Geoportale sono
messi a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia.
---
... tra l'altro facendo l'overwrite di licenza di alcune che prima
erano in cc-by-sa
Ammetto che da nessuna parte è scritto "open data" (se non forse per
la solita sezione "amministrazione trasparente"), certo che mi sembra
una bel salto indietro.
my2cents
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808 iscr
AlsPer78
2017-03-30 09:22:26 UTC
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Post by Maurizio Napolitano
accidenti!
Nelle FAQ invece c'è un altra licenza!
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/faq/
...
Sulla licenza d'uso dei dati del Geoportale Nazionele io ci capisco poco.
Alla pagina delle note legali dice che
"I vincoli e le licenze d’uso dei diversi prodotti resi disponibili (servizi
di visualizzazione di mappe, *servizi di download* di dati, applicazioni o
altre risorse) sono riportate nella sezione corrispondente del metadato.
I dati scaricabili tramite il *servizio di Download* del Geoportale sono
messi a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia."

Se ad esempio guardo i metadati della Carta Geologica d'Italia (scaricabile
via WFS) mi dice:
"Limitazioni d'uso: Lo strato informativo è consultabile gratuitamente. Lo
strato informativo può essere utilizzato solo per fini non commerciali,
previa citazione della fonte. *E' vietata la distribuzione, la riproduzione,
la traduzione, l'adattamento e ogni altra modifica*."
mentre la licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia mi dice che *sono libero di
condividere e modificare* (con le condizioni BY-NC-SA).
Quale devo considerare?

Altro caso: il metadato delle ortofoto del 2012 indica la licenza *CC
BY-NC-ND 3.0*. Le stesse ortofoto sul Geoportale della regione Lombardia
hanno licenza *IODL 2.0*.
In realtà i dua dati hanno qualità diversa: quelle sul geoportale della
Lombardia sono più sgranate, forse a causa di una diversa compressione); è
possibile che per questo abbiano diversa licenza?

Infine nelle pagine delle licenze CC
(https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it,
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it) citate dal
Geoportale Nazionale c'è scritto nelle note in fondo:
"Non sei tenuto a rispettare i termini della licenza per quelle componenti
del materiale che siano in *pubblico dominio*"...
Cosa si intende per "pubblico dominio"? quando un dato è reso disponibile a
tutti in internet non diventa di pubblico dominio?


-----
Alessandro Perego
www.alspergis.altervista.org
--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Il-nuovo-portale-cartografico-nazionale-e-online-opendatafail-tp7596842p7596844.html
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808 iscritti al 07/03/201
Maurizio Napolitano
2017-03-30 10:05:03 UTC
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Post by AlsPer78
Sulla licenza d'uso dei dati del Geoportale Nazionele io ci capisco poco.
Alla pagina delle note legali dice che
"I vincoli e le licenze d’uso dei diversi prodotti resi disponibili (servizi
di visualizzazione di mappe, *servizi di download* di dati, applicazioni o
altre risorse) sono riportate nella sezione corrispondente del metadato.
I dati scaricabili tramite il *servizio di Download* del Geoportale sono
messi a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia."
Se ad esempio guardo i metadati della Carta Geologica d'Italia (scaricabile
"Limitazioni d'uso: Lo strato informativo è consultabile gratuitamente. Lo
strato informativo può essere utilizzato solo per fini non commerciali,
previa citazione della fonte. *E' vietata la distribuzione, la riproduzione,
la traduzione, l'adattamento e ogni altra modifica*."
mentre la licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia mi dice che *sono libero di
condividere e modificare* (con le condizioni BY-NC-SA).
Quale devo considerare?
In entrambi i casi ti sta dicendo che usa la licenza CC-BY-NC-SA
Il consiglio è di dare un occhio qui
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/
dove è vero che si dice che sei libero di condividere e modificare, ma aggiunge
il paragrafo sotto con la voce
"A condizione che"
BY => devi citare sempre la fonte
SA => StessaLicenza — Se remixi, trasformi il materiale o ti basi su
di esso, devi distribuire i tuoi contributi con la stessa licenza del
materiale originario.
NC => non puoi farne uso scopi commerciali.

L'ultima condizione (la NC) è quella che vincola il fatto che i dati
non sono distribuiti
come open data.
La clausola SA (= Share Alike = stessa licenza) è un ulteriore vincolo
che definisce che quello che produci deve essere sempre disponibile.
Dettro altrimenti: se migliori il prodotto, devi renderlo disponibile
a chiunque.
Post by AlsPer78
Altro caso: il metadato delle ortofoto del 2012 indica la licenza *CC
BY-NC-ND 3.0*.
la clausola "ND" è ancora peggio perchè dice che non puoi fare opere
derivate, quindi
"se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, non puoi
distribuire il materiale così modificato."

... che sulle ortofoto carta è ancora peggio perchè, nei fatti, non ti
permette di fare il ricalco.
(e considera che le ortofoto del PCN sono state utilissime alla
crescita di OpenStreetMap grazie
proprio al permesso del ricalco)
Post by AlsPer78
Le stesse ortofoto sul Geoportale della regione Lombardia
hanno licenza *IODL 2.0*.
Questo è molto interessante:
- sei sicuro siano le stesse?
- sei sicuro che hanno la stessa copertura?
- puoi dimostrarlo?

Quanto alla licenza IODL 2.0 di fatto sei davanti ad una licenza che
ti obbliga di citare la fonte.
Post by AlsPer78
In realtà i dua dati hanno qualità diversa: quelle sul geoportale della
Lombardia sono più sgranate, forse a causa di una diversa compressione); è
possibile che per questo abbiano diversa licenza?
quindi non sono lo stesso prodotto oppure sono lo stesso ma chi le ha prodotte
ha fornito una versione modificata.
Post by AlsPer78
Infine nelle pagine delle licenze CC
(https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it,
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it) citate dal
"Non sei tenuto a rispettare i termini della licenza per quelle componenti
del materiale che siano in *pubblico dominio*"...
Cosa si intende per "pubblico dominio"? quando un dato è reso disponibile a
tutti in internet non diventa di pubblico dominio?
da
https://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio

"L'espressione pubblico dominio indica in generale il complesso e la
globalità dei beni - ed in particolare delle informazioni -
insuscettibili di appropriazione esclusiva da parte di alcun soggetto
pubblico o privato, e che sono invece disponibili al libero
impossessamento ed uso da parte di chiunque."


Di fatto qualsiasi opera dell'ingegno finisce in pubblico dominio dopo
un periodo di tempo definito dalla legge di riferimento e dalla
tipologia di prodotto.
Es.
20 anni per i brevetti o le foto/illustrazioni prive di valore
artistico e 70 anni per testi (es. canzoni) dalla morte dell'autore
Rimando però qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio#Decadenza

l'unico modo per avere un pubblico dominio "artificiale" è attraverso
un atto di rinuncia.
Creative Commons offre il la "CC0 - Creative Commons Zero" che vuol
dire semplicemente che si da il permesso di usare, distribuire
modificare ecc..
senza cheidere in cambio nulla (= zero).
Non si tratta di una licenza ma di una rinuncia.
Ci sono però dei diritti (derivati dal diritto d'autore) che sono
inalienabili come il diritto morale che permettono di rivendicare la
parternità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore#Diritto_morale_d.27autore
La CC0 di fatto descrive una cessione di tutti i diritti possibili nel
rispetto però della legge d'autore di riferimento.

In ogni caso se qualcosa è su internet non diventa di pubblico dominio
basta leggere tutti i termini d'uso dei vari servizi

L'unica questione che possiamo avanzare è il fatto che, per il codice
di amministrazione digitale italiano art52, se una PA pubblica
documenti e dati online
senza specificare nulla, allora questi sono da considerarsi dati
aperti secondo la specifica del cad art68.
La cui interpretazione poi è quella dire dire "usa i dati come vuoi,
ma ricorda di citare la fonte".

Ciao
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http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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808 iscritti al 0
nino formica
2017-03-30 10:37:53 UTC
Permalink
Uauh ...
Diciamo che per districarsi ci vuole una laurea in Giurisprudenza !!
(ci rinuncio)

Saluti
Nino
Post by AlsPer78
Post by AlsPer78
Sulla licenza d'uso dei dati del Geoportale Nazionele io ci capisco poco.
Alla pagina delle note legali dice che
"I vincoli e le licenze d’uso dei diversi prodotti resi disponibili
(servizi
Post by AlsPer78
di visualizzazione di mappe, *servizi di download* di dati, applicazioni
o
Post by AlsPer78
altre risorse) sono riportate nella sezione corrispondente del metadato.
I dati scaricabili tramite il *servizio di Download* del Geoportale sono
messi a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia."
Se ad esempio guardo i metadati della Carta Geologica d'Italia
(scaricabile
Post by AlsPer78
"Limitazioni d'uso: Lo strato informativo è consultabile gratuitamente.
Lo
Post by AlsPer78
strato informativo può essere utilizzato solo per fini non commerciali,
previa citazione della fonte. *E' vietata la distribuzione, la
riproduzione,
Post by AlsPer78
la traduzione, l'adattamento e ogni altra modifica*."
mentre la licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia mi dice che *sono libero di
condividere e modificare* (con le condizioni BY-NC-SA).
Quale devo considerare?
In entrambi i casi ti sta dicendo che usa la licenza CC-BY-NC-SA
Il consiglio è di dare un occhio qui
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/
dove è vero che si dice che sei libero di condividere e modificare, ma aggiunge
il paragrafo sotto con la voce
"A condizione che"
BY => devi citare sempre la fonte
SA => StessaLicenza — Se remixi, trasformi il materiale o ti basi su
di esso, devi distribuire i tuoi contributi con la stessa licenza del
materiale originario.
NC => non puoi farne uso scopi commerciali.
L'ultima condizione (la NC) è quella che vincola il fatto che i dati
non sono distribuiti
come open data.
La clausola SA (= Share Alike = stessa licenza) è un ulteriore vincolo
che definisce che quello che produci deve essere sempre disponibile.
Dettro altrimenti: se migliori il prodotto, devi renderlo disponibile
a chiunque.
Post by AlsPer78
Altro caso: il metadato delle ortofoto del 2012 indica la licenza *CC
BY-NC-ND 3.0*.
la clausola "ND" è ancora peggio perchè dice che non puoi fare opere
derivate, quindi
"se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, non puoi
distribuire il materiale così modificato."
... che sulle ortofoto carta è ancora peggio perchè, nei fatti, non ti
permette di fare il ricalco.
(e considera che le ortofoto del PCN sono state utilissime alla
crescita di OpenStreetMap grazie
proprio al permesso del ricalco)
Post by AlsPer78
Le stesse ortofoto sul Geoportale della regione Lombardia
hanno licenza *IODL 2.0*.
- sei sicuro siano le stesse?
- sei sicuro che hanno la stessa copertura?
- puoi dimostrarlo?
Quanto alla licenza IODL 2.0 di fatto sei davanti ad una licenza che
ti obbliga di citare la fonte.
Post by AlsPer78
In realtà i dua dati hanno qualità diversa: quelle sul geoportale della
Lombardia sono più sgranate, forse a causa di una diversa compressione);
è
Post by AlsPer78
possibile che per questo abbiano diversa licenza?
quindi non sono lo stesso prodotto oppure sono lo stesso ma chi le ha prodotte
ha fornito una versione modificata.
Post by AlsPer78
Infine nelle pagine delle licenze CC
(https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it,
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it) citate dal
"Non sei tenuto a rispettare i termini della licenza per quelle
componenti
Post by AlsPer78
del materiale che siano in *pubblico dominio*"...
Cosa si intende per "pubblico dominio"? quando un dato è reso
disponibile a
Post by AlsPer78
tutti in internet non diventa di pubblico dominio?
da
https://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio
"L'espressione pubblico dominio indica in generale il complesso e la
globalità dei beni - ed in particolare delle informazioni -
insuscettibili di appropriazione esclusiva da parte di alcun soggetto
pubblico o privato, e che sono invece disponibili al libero
impossessamento ed uso da parte di chiunque."
Di fatto qualsiasi opera dell'ingegno finisce in pubblico dominio dopo
un periodo di tempo definito dalla legge di riferimento e dalla
tipologia di prodotto.
Es.
20 anni per i brevetti o le foto/illustrazioni prive di valore
artistico e 70 anni per testi (es. canzoni) dalla morte dell'autore
Rimando però qui
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l'unico modo per avere un pubblico dominio "artificiale" è attraverso
un atto di rinuncia.
Creative Commons offre il la "CC0 - Creative Commons Zero" che vuol
dire semplicemente che si da il permesso di usare, distribuire
modificare ecc..
senza cheidere in cambio nulla (= zero).
Non si tratta di una licenza ma di una rinuncia.
Ci sono però dei diritti (derivati dal diritto d'autore) che sono
inalienabili come il diritto morale che permettono di rivendicare la
parternità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore#Diritto_morale_d.27autore
La CC0 di fatto descrive una cessione di tutti i diritti possibili nel
rispetto però della legge d'autore di riferimento.
In ogni caso se qualcosa è su internet non diventa di pubblico dominio
basta leggere tutti i termini d'uso dei vari servizi
L'unica questione che possiamo avanzare è il fatto che, per il codice
di amministrazione digitale italiano art52, se una PA pubblica
documenti e dati online
senza specificare nulla, allora questi sono da considerarsi dati
aperti secondo la specifica del cad art68.
La cui interpretazione poi è quella dire dire "usa i dati come vuoi,
ma ricorda di citare la fonte".
Ciao
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808 iscritti al 07/03/2017
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808
Daniele Bonaposta
2017-03-30 17:11:38 UTC
Permalink
L'ultima condizione (la NC) è quella che vincola il fatto che i dati
non sono distribuiti
come open data.
La clausola SA (= Share Alike = stessa licenza) è un ulteriore vincolo
che definisce che quello che produci deve essere sempre disponibile.
Dettro altrimenti: se migliori il prodotto, devi renderlo disponibile
a chiunque.
Post by AlsPer78
Altro caso: il metadato delle ortofoto del 2012 indica la licenza *CC
BY-NC-ND 3.0*.
la clausola "ND" è ancora peggio perchè dice che non puoi fare opere
derivate, quindi
"se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, non puoi
distribuire il materiale così modificato."


m'inserisco nella discussione perché ho una curiosità:

con questa licenza è possibile prendere il dato ed utilizzarlo per analisi
i cui risultati saranno ad "uso interno" del committente e mai distribuiti?
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Maurizio Napolitano
2017-03-30 21:36:06 UTC
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con questa licenza è possibile prendere il dato ed utilizzarlo per analisi i
cui risultati saranno ad "uso interno" del committente e mai distribuiti?
Per uso "intero" (o se vuoi personale) puoi fare quello che vuoi.
È quando lo rendi pubblico che devi seguire tutte le regole.
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AlsPer78
2017-03-30 19:12:30 UTC
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Post by Maurizio Napolitano
In entrambi i casi ti sta dicendo che usa la licenza CC-BY-NC-SA
Grazie Maurizio per tutti i chiarimenti.
Però continuo a non capire se i dati (nel mio esempio la Geologica d'Italia
Carta) possono essere modificati e/o ridistribuiti:
la pagina delle note legali e quella delle FAQ dicono che posso condividere
e modificare (licenza CC) con le rispettive condizioni BY, SA ed
eventualmente NC,
la pagina dei metadati
(http://www.pcn.minambiente.it/geoportal/catalog/search/resource/details.page?uuid=%7B1EF830F4-BC4E-42FC-9E3B-41E3873C2F9C%7D)
dice invece che è vietata la distribuzione, la riproduzione, la traduzione,
l'adattamento e ogni altra modifica (in qualunque caso, quindi "guardare e
non toccare!").
A chi devo credere? ovvero le nuove licenze CC...3.0 sostituiscono le
indicazioni riportate nei metadati (che sono antecedenti al rinnovo del
sito)? o invece le nuove licenze valgono solo in assenza di metadati?
A mio parere sul Geoportale Nazionale dovrebbero fare più chiarezza su
questo punto.

-----
Alessandro Perego
www.alspergis.altervista.org
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Maurizio Napolitano
2017-03-30 21:35:10 UTC
Permalink
Post by AlsPer78
Però continuo a non capire se i dati (nel mio esempio la Geologica d'Italia
la pagina delle note legali e quella delle FAQ dicono che posso condividere
e modificare (licenza CC) con le rispettive condizioni BY, SA ed
eventualmente NC,
la pagina dei metadati
Hai centrato il punto:
il PCN sta facendo una comunicazione sbagliata.
Da un lato mette le note legali dove parla di una licenza, poi nelle FAQ
parla di una seconda e, nei metadati, ne trovi una terza.
Dal mio punto di vista quella corretta è quella dei metadati.
Solo che non è così immediata.

Ahime! Hanno fatto una cosa molto bizantina :/
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808 iscritti al 0
Alessandro Sarretta
2017-03-30 22:11:36 UTC
Permalink
Grazie Napo per aver sollevato la questione.
Post by Maurizio Napolitano
il PCN sta facendo una comunicazione sbagliata.
Da un lato mette le note legali dove parla di una licenza, poi nelle FAQ
parla di una seconda e, nei metadati, ne trovi una terza.
Dal mio punto di vista quella corretta è quella dei metadati.
Solo che non è così immediata.
Ahime! Hanno fatto una cosa molto bizantina :/
Secondo me non è solamente comunicazione sbagliata, rischia di violare
(o di far violare) le licenze.
E' vero che non è sempre facile districarsi tra le attribuzioni, le
citazioni e le licenze, e che a volte si ereditano errori o
disattenzioni di altri; credo però sia compito di un geoportale
nazionale fare da capofila anche nella qualità e nell'acuratezza dei
metadati (tra i quali ci sono anche le informazioni relative alle
licenze e restrizioni).
Forse è tra gli scopi dell'Associazione GFOSS dare una mano a farlo nel
modo migliore? Potremmo raccogliere qualche altro esempio e poi
comunicare formalmente questi problemi ai responsabili del Geoportale in
modo che vengano approfonditi ed eventualmente corretti al meglio?

Ale
--
--
Alessandro Sarretta

skype/twitter: alesarrett
Web: ilsarrett.wordpress.com <http://ilsarrett.wordpress.com>

Research information:

* Google scholar profile
<http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it>
* ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686>
* Research Gate <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta>
* Impactstory <https://impactstory.org/AlessandroSarretta>

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Andrea Peri
2017-03-30 22:43:08 UTC
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Ciao Alessandro.

A volte ritornano....
:)

Qusto unto per certi versi era gia' stato dibattuo in tempi passati.
Quando l'OpenData era di la da venire e l'auspicio della associazione
Gfoss era che la PA mettesse in linea i suoi dati.

Veniva spesso detto.
Belli o brutti si mettano in linea comunque. L'importante era che la
PA aprisse i cassetti.


Ora dopo anni e vedendo cio' che sta succedendo la nuova linea pare essere:

mettere in linea solo cio' che e' fatto bene , sia come dato , che
come documentazione.

Quindi: se la documentazione di un dataset non e' adeguata, e'
incompleta, etc,...
Dovrebbe la PA metterlocomunque in linea o dovrebbe tenerlo in un
cassetto perche' non sufficientemente adeguato per gli standard che ci
si aspetta all'esterno ?

Lo dico solo per sollecitare un momento di riflessione perche' la
risposta non e' facile per niente.

A.


Il 31 marzo 2017 00:11, Alessandro Sarretta
Post by Alessandro Sarretta
Grazie Napo per aver sollevato la questione.
Post by Maurizio Napolitano
il PCN sta facendo una comunicazione sbagliata.
Da un lato mette le note legali dove parla di una licenza, poi nelle FAQ
parla di una seconda e, nei metadati, ne trovi una terza.
Dal mio punto di vista quella corretta è quella dei metadati.
Solo che non è così immediata.
Ahime! Hanno fatto una cosa molto bizantina :/
Secondo me non è solamente comunicazione sbagliata, rischia di violare (o di
far violare) le licenze.
E' vero che non è sempre facile districarsi tra le attribuzioni, le
citazioni e le licenze, e che a volte si ereditano errori o disattenzioni di
altri; credo però sia compito di un geoportale nazionale fare da capofila
anche nella qualità e nell'acuratezza dei metadati (tra i quali ci sono
anche le informazioni relative alle licenze e restrizioni).
Forse è tra gli scopi dell'Associazione GFOSS dare una mano a farlo nel modo
migliore? Potremmo raccogliere qualche altro esempio e poi comunicare
formalmente questi problemi ai responsabili del Geoportale in modo che
vengano approfonditi ed eventualmente corretti al meglio?
Ale
--
--
Alessandro Sarretta
skype/twitter: alesarrett
Web: ilsarrett.wordpress.com <http://ilsarrett.wordpress.com>
* Google scholar profile
<http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it>
* ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686>
* Research Gate <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta>
* Impactstory <https://impactstory.org/AlessandroSarretta>
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Maurizio Napolitano
2017-03-31 11:44:38 UTC
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Post by Andrea Peri
mettere in linea solo cio' che e' fatto bene , sia come dato , che
come documentazione.
che secondo me è il percorso corretto
Post by Andrea Peri
Quindi: se la documentazione di un dataset non e' adeguata, e'
incompleta, etc,...
Dovrebbe la PA metterlocomunque in linea o dovrebbe tenerlo in un
cassetto perche' non sufficientemente adeguato per gli standard che ci
si aspetta all'esterno ?
Dovrebbe quantomeno garantire il minimo indispensabile (= licenza
di riuso, descrizione del dataset anche nei problemi).
Se poi il dataset non è buono allora forse il data provider dovrebbe
farsi qualche domanda se sta facendo bene il suo lavoro.
No?
Post by Andrea Peri
Lo dico solo per sollecitare un momento di riflessione perche' la
risposta non e' facile per niente.
Io parto dall'idea che l'open data è prima di tutto una opportunità
per chie raccoglie i dati in quanto, partendo da una analisi introspettiva
di cosa offre, può individuare i problemi, risolverli e migliorarsi.
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Andrea Peri
2017-03-30 22:35:02 UTC
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Mi sento di spezzare una lancia in difesa del PCN.

Costruire in sito complesso e tenerlo tutto allineato e in sync in
ogni dettaglio e' semplicemente impossibile.
Questi siti ogni giorno hanno qualcosa da cambiare, e spesso chi
produce e di manutiene sono persone differenti.
Questa e' una pratica usuale nel mondo informatico , serve per
contenere i costi.
Poi pero' ovviamente il poveretto che manutiene non conosce i
contenuti di ogni singolo documento pubblicato e sapere che una frase
presente in un documento e' presente anche in altri 2 3 punti del sito
o addirittura di piu' se contiamo anche i mtd online dei servizi wms e
wfs che generano documenti al volo con testi ripresi da database eche
sono stati redatti riprendento i testi di documenti statici.
Pensare che tutto possastare in sync e' pura teoria.

Piu' e' complesso e articolato il sito e piu' diventa complicato.
Il che si traduce in costoso.
E in questo periodo di bassissimi fondi la parte documentale cede
inevitabilmente il passo alla parte dato.

Questo pero' vuol dire anche che e' importante questa opera di analisi
e di spulciatura , possiamo anche chiamarla debug che chi usa i dati e
i documenti del loro sito compie.
E' il giusto scambio di vantaggi.
Da una parte la pubblica amministrazione mette a disposizione i suoi
dati e (in questo caso) documenti.

L'utilizzatore nello scaricarli usandoli, leggendoli e riportando i
problemi che incontra (veri o presunti che siano) svolge una attivita'
di debug sicuramente utile.
Non sempre e' tecnicamente possibile correggere i problemi segnalati,
ma quando e' possibile si fa' volentieri.

A.
Post by Maurizio Napolitano
Post by AlsPer78
Però continuo a non capire se i dati (nel mio esempio la Geologica d'Italia
la pagina delle note legali e quella delle FAQ dicono che posso condividere
e modificare (licenza CC) con le rispettive condizioni BY, SA ed
eventualmente NC,
la pagina dei metadati
il PCN sta facendo una comunicazione sbagliata.
Da un lato mette le note legali dove parla di una licenza, poi nelle FAQ
parla di una seconda e, nei metadati, ne trovi una terza.
Dal mio punto di vista quella corretta è quella dei metadati.
Solo che non è così immediata.
Ahime! Hanno fatto una cosa molto bizantina :/
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Maurizio Napolitano
2017-03-30 22:42:15 UTC
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Post by Andrea Peri
Costruire in sito complesso e tenerlo tutto allineato e in sync in
ogni dettaglio e' semplicemente impossibile.
Questi siti ogni giorno hanno qualcosa da cambiare, e spesso chi
produce e di manutiene sono persone differenti.
[...]
quello che scrivi è corretto e condivisibile, ma qu basta solo un po'
di buona volontà:
- le note legali possono invitare a guardare i metadati
- discorso analogo per le FAQ
... poi sarebbe tutto più semplice se, invece che usare n licenze,
ne scegliessero una sola, ma probabilmente qui ci sono questioni
più complesse e non ci metto il becco.
Credo solo che basti un minimo di coerenza e buona volontà.

my2cents
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Andrea Peri
2017-03-30 22:52:30 UTC
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Hai mai visto un avvocato che rimanda a una scheda di metadato ?
Non sa' nemmeno che cosa sia e se anche la vede non ci capirebbe
niente, troppo stringata per il linguaggio pomposo e super esaustivo
in cui i legali sono maestri.

Per come mi immagino che queste cose succedono.
E' piu' facile che il responsabile abbia chiesto all'ufficio legale di
redigere una "nota legal".
Il quale ha riportato la nota autoesplicativa.
Al massimo citano una norma del codice civile, ma non certo una scheda
di metadato , la qale probabilmente a quel momento non era stata
ancora redatta.

Poi, ha incaricato qualcun'altro di fare un sunto e riportarlo in una
FAQ perche' la nota legale era troppo da avvocati.
Infine buona ultima arriva la scheda di metadati, redatta
probabilmente all'utimomomento , prodotta in serie, una per ogni
dataset e quindi generata a colpi di copia/incolla tra tutte le
schede.

Mi e' capitato di vedere casi di ditte che per ottimizzare la
scrittura di schede dimetadati si sono fatti dei software che
producavno automaticamente schede di metadato. Non so' con che
criterio quesit softwares adavano a reperire le informazioni da
mettere nei singoli campi, ma immagino che avessero risolto riciclando
le stesse frasi piu' e piu' volte...

Quello che frega e' questa corsa a pubblicare tutto quanto.
Perche' finisce per ridurre i tempi e costringere a fare tutto in
fretta con le ovvie conseguenze.

Forse sarebbe meglio pubblicre meno roba, meno dati, ma solo quelli
veramente consolidati e certi .

Meglio pochi ma buoni (e con annessa documentazione e licenza) ?

Ai posteri l'ardua sentenza.
A.
Post by Maurizio Napolitano
Post by Andrea Peri
Costruire in sito complesso e tenerlo tutto allineato e in sync in
ogni dettaglio e' semplicemente impossibile.
Questi siti ogni giorno hanno qualcosa da cambiare, e spesso chi
produce e di manutiene sono persone differenti.
[...]
quello che scrivi è corretto e condivisibile, ma qu basta solo un po'
- le note legali possono invitare a guardare i metadati
- discorso analogo per le FAQ
... poi sarebbe tutto più semplice se, invece che usare n licenze,
ne scegliessero una sola, ma probabilmente qui ci sono questioni
più complesse e non ci metto il becco.
Credo solo che basti un minimo di coerenza e buona volontà.
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Iacopo
2017-03-31 09:04:33 UTC
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Buongiorno a tutti. Intervengo solo sulla sollecitazione si Andrea che
Post by Andrea Peri
Meglio pochi ma buoni (e con annessa documentazione e licenza) ?
È, credo, evidente che sia meglio o peggio a seconda dell'utente. Per
me che faccio ricerca e che tento di insegnare che i percorsi di
indagine comprendono e, talvolta, sfruttano anche gli errori
(dichiarandoli o dichiarando i rischi di errore), è molto meglio avere
materiali anche non del tutto consolidati (ovvio comunque utilizzabili
e comprensibili).
Per cui mi sentirei di rispondere, dal mio punto di vista. No meglio
averli con annessa informazione delle falle, rischi e possibili
mancanze. Spetta poi a me usarli intelligentemente.
Ovviamente si potrebbe presumere che chi fa ricerca e chi invece usa
dati per altri scopi abbiano accessi diversi alle informazioni, ma
anche questo mi pare scorretto. Molti buoni risultati dipendono da usi
apparentemente "impropri" di dati e informazioni (anche qui ovvio non è
una regola). Limitare la diffusione limita le opportunità, e non parlo
solo di gente in camice bianco, ma anche di innovazione, produzione
ecc.

Saluti

Iacopo
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Paolo Cavallini
2017-03-31 09:18:21 UTC
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Post by Iacopo
Buongiorno a tutti. Intervengo solo sulla sollecitazione si Andrea che
Post by Andrea Peri
Meglio pochi ma buoni (e con annessa documentazione e licenza) ?
È, credo, evidente che sia meglio o peggio a seconda dell'utente. Per
Concordo: rimango convinto che è meglio che tutto sia aperto (eccetto
ovviamente dati sensibili e questioni di sicurezza).
Capisco bene le preoccupazioni di Andrea, che credo possano essere
risolte chiarendo se il dato sia ufficiale, definitivo e verificato, o
in progress.
Grazie per l'interessante discussione (noto che il PCN spesso dà il via
a vivi dibattiti, buona cosa).
Saluti.
--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html
https://www.google.com/trends/explore?date=all&geo=IT&q=qgis,arcgis
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808 iscritti al 07/03/2
Amedeo Fadini
2017-03-31 11:28:42 UTC
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Ciaol a tutti, grazie per il thread e le vostre riflessioni..

Sicuramente l'associazione c'è, io purtroppo non ho avuto tempo di guardare
a fondo il portale, ma sulla base delle informazioni raccolte anche qui
butto giù due righe che il presidente provvederà a inviare via PEC. Una
lettera propositiva in cui segnaliamo il problema e ci rendiamo disponibili
per aiutarli ad affrontarlo.
Forse si può condividere il testo per aggiungere le firme anche di chi non
è socio.

amefad
Post by Iacopo
Buongiorno a tutti. Intervengo solo sulla sollecitazione si Andrea che
Post by Andrea Peri
Meglio pochi ma buoni (e con annessa documentazione e licenza) ?
È, credo, evidente che sia meglio o peggio a seconda dell'utente. […]
Penso che siano necessarie le informazioni minime perché l'utente possa
capire con chiarezza
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Maurizio Napolitano
2017-03-31 11:53:09 UTC
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"
Post by Andrea Peri
Hai mai visto un avvocato che rimanda a una scheda di metadato ?
Noi lo chiamiamo metadato, ma per un avvocato potrebbe voler semplicemente
dire "verificare nella pagina di descrizione del singolo dataset"
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808 iscritti al
Maurizio Napolitano
2017-03-31 11:58:08 UTC
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Post by Andrea Peri
Meglio pochi ma buoni (e con annessa documentazione e licenza) ?
Io sarei per cominciare a ragionare sul "dual open data licesing".
Mi rendo conto essere un po' difficile da capire per chi non ha una cultura
del mondo del software libero.
Non sto parlando di licenza aperte e licenza proprietaria, sto parlando
invece di licenza permissiva e licenza di comunità.
Detto in altro modo:
- tutti i dati che sono incompleti che non hanno avuto un processo di
revisione ecc... vengono distribuiti come "unstable" e con una licenza
di comunità che obbliga al rilascio del dataset per ogni suo miglioramento
(con cessione del copyright al dataprovider)
- tutti i dati validati invece vengono rilasciati con una licenza a basse
restrizioni (come la semplice richiesta di attribuzione) e vanno nel ramo
"stable"
Il tentativo è quello di abilitare il principio di sussidarietà.
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Paolo Cavallini
2017-03-31 12:00:45 UTC
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Post by Maurizio Napolitano
- tutti i dati che sono incompleti che non hanno avuto un processo di
revisione ecc... vengono distribuiti come "unstable" e con una licenza
di comunità che obbliga al rilascio del dataset per ogni suo miglioramento
(con cessione del copyright al dataprovider)
- tutti i dati validati invece vengono rilasciati con una licenza a basse
restrizioni (come la semplice richiesta di attribuzione) e vanno nel ramo
"stable"
Il tentativo è quello di abilitare il principio di sussidarietà.
mi pare una posizione molto ragionevole e costruttiva.
grazie.
--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html
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808 iscritti
stefano campus
2017-04-04 21:58:28 UTC
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Post by Maurizio Napolitano
Post by Andrea Peri
Meglio pochi ma buoni (e con annessa documentazione e licenza) ?
Io sarei per cominciare a ragionare sul "dual open data licesing".
Mi rendo conto essere un po' difficile da capire per chi non ha una cultura
del mondo del software libero.
Non sto parlando di licenza aperte e licenza proprietaria, sto parlando
invece di licenza permissiva e licenza di comunità.
- tutti i dati che sono incompleti che non hanno avuto un processo di
revisione ecc... vengono distribuiti come "unstable" e con una licenza
di comunità che obbliga al rilascio del dataset per ogni suo miglioramento
(con cessione del copyright al dataprovider)
- tutti i dati validati invece vengono rilasciati con una licenza a basse
restrizioni (come la semplice richiesta di attribuzione) e vanno nel ramo
"stable"
Il tentativo è quello di abilitare il principio di sussidarietà.
mi interessa molto questa considerazione.
in regione piemonte la legge sugli open data ha ormai qualche anno [1] e la
posizione iniziale del gruppo che si occupava di trovare una licenza per
tutto quanto prodotto dagli uffici sembrava orientata al CC 0.
chi si occupa di dati geografici, invece, ha ritenuto che anche a tutela di
chi (ri)utilizza il dato, il pubblico dominio non fosse sufficiente.
la legge regionale prevede quindi anche la CC BY, che peraltro è ancora
ferma alla versione 2.5, per le note questione sul diritto sui generis.

comunque, arrivando ai giorni nostri, come partecipante alla gestione del
database topografico regionale ho avuto uno scambio di idee con i mappatori
di osm proprio sulle licenze e sulla non reciprocità delle stesse.
la questione è semplice: la pa mette a disposizione un database in licenza
CC BY ma sappiamo benissimo che non ci sono le risorse sufficienti per
mantenerlo aggiornato come si dovrebbe. ecco dunque che siamo sempre alla
ricerca di fonti dati o di segnalazioni varie che possano aiutare ad
aggiornare ed arricchire il db.
senza che, sia chiaro queste fonti dati "secondarie" diventino "primarie".
è questo il caso di osm, che a fronte anche di import (massivi e non) di
database pubblici arricchisce la propria base dati ad esempio con attributi
che a loro volta potrebbero "atterrare" sul db pubblico e completarlo.

purtroppo questo non è possibile, perchè la licenza di osm (odbl) prevede
che se dati estratti da osm finiscono in una altra banca dati, tutta la
banca dati, che accoglierebbe in termini quantitativi una componente esigua
di info proveniente da osm, diventerebbe a sua volta odbl.

mi si obbietta che la odbl salvaguarda il lavoro dei mappatori.
ma il mio lavoro chi lo salvaguarda? la legge regionale mi impedisce di
rilasciare dataset se non in cc by, a parte validi motivi che devono esser
espressi per iscritto.
francamente rilasciare in odbl un database pubblico non va verso l'openess e
quindi stante queste limitazioni oggettive, il mio interesse (di ente
pubblico) verso un rapporto biunivoco di aggiornamento reciproco, pur
mantenendo le proprie specificità di ruoli e doveri, scema inesorabilmente.


quindi tornando alla suggestione di napo, un database geotopografico e per
sua propria natura è incompleto e "unstable" come dovrebbe configurarsi
rispetto alla "licenza di comunità"?
aiuterebbe questo ad interfacciarsi in maniera meno conflittuale con altre
fonti dati?
una base cartografica regionale che è di per sè "autoritativa" può essere
definita "unstable" senza che ne venga pregiudicata l'ufficialità?


grazie a tutti per gli interessantissimi spunti...

s.

[1] http://tinyurl.com/cf6l2fj

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Il-nuovo-portale-cartografico-nazionale-e-online-opendatafail-tp7596842p7596888.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.
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808 iscritti al 0
Maurizio Napolitano
2017-04-05 08:36:54 UTC
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Post by stefano campus
purtroppo questo non è possibile, perchè la licenza di osm (odbl) prevede
che se dati estratti da osm finiscono in una altra banca dati, tutta la
banca dati, che accoglierebbe in termini quantitativi una componente esigua
di info proveniente da osm, diventerebbe a sua volta odbl.
per la verità il discorso vale se il contributo è significativo
In ogni caso consiglio di guardare le FAQ
https://wiki.osmfoundation.org/wiki/Licence/Licence_and_Legal_FAQ
Post by stefano campus
quindi tornando alla suggestione di napo, un database geotopografico e per
sua propria natura è incompleto e "unstable" come dovrebbe configurarsi
rispetto alla "licenza di comunità"?
aiuterebbe questo ad interfacciarsi in maniera meno conflittuale con altre
fonti dati?
una base cartografica regionale che è di per sè "autoritativa" può essere
definita "unstable" senza che ne venga pregiudicata l'ufficialità?
Ho dimenticato un passaggio:
come accade nella maggior parte dei progetti di software libero si può prevedere
che l'aggiornamento dei dati preveda anche di passare il copyright
all'autorità che
gestisce il progetto (creando quindi un discorso di copyright centralizzato).
Questo solitamente lo si fa chiedendo ai contributori di sottoscrivere un FLA (
Fiduciary License Agreement) che non è altro che un documento per cui,
l' "autorità" si prende
il copyright ma promette che ne farà buon uso.
Chiaramente ho ridotto al minimo il concetto, ma qui si trova qualche
informazione in più
https://fsfe.org/activities/ftf/fla.it.html
Di fatto anche la OSM Foundation si prende il copyright dei
contributori di OpenStreetMap.
Questo permette così di poter agire su possibili problemi in futuro
(es. passaggio ad una licenza
diversa da ODbL).
Lo stesso schema potrebbe averlo una PA perchè, in ogni caso, una
validazione va fatta
(anche se sto vedendo sempre più dataset a cui sono state aggiunge le
colonne latitudine e
longitudine usando il geocoder di turno, senza guardare i termini di
riuso e senza verificare poi
che gli output siano corretti).

Quanto al tuo "mi si obbietta che la odbl salvaguarda il lavoro dei mappatori.
ma il mio lavoro chi lo salvaguarda?", capisco benissimo il tuo punto di vista.
Faccio però un ragionamento diverso (e a tratti provocatorio):
le comunità proteggono il loro prodotto usando la restrizione dello
share alike al fine di
creare un bene comune, mentre una pubblica amministrazione lavora per
il bene comune
come mandato.
Non è tanto il lavoro dei mappatori che deve essere salvaguardato, ma
il prodotto che
si crea che è un bene comune.
Dal mio personale punto di vista il mondo del software libero è al suo
interno molto competitivo,
ma l'output che ne esce è un bene comune che viene preservato da un contratto.
_______________________________________________
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I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni del
Andrea Peri
2017-04-06 06:24:31 UTC
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Interessante...

Esiste una soglia per cui un contributo da "insignificante" passa a
"significativo" ?


Mi spiego provando a inventare un caso teorico, ma abbastanza plausibile:

CAIO viene incaricato da un committente di evolvere un dato geografico.
Diciamo un dato di strade inserendoci le principali direttrci usate
dal traffico.
I dati del committente (come spesso succede)non contengono
informazioni sul traffico effettivo e quindi si sa' che e' una strada,
si sa' magari quanto e' larga, ma il fatto che sia larga non vuol dire
che sia molto trafficata. Non si sa' quante macchine ci passano e
quindi non si e' in grado di capire quali sono i principali percorsi
del traffico. Urbano e extraurbano.

CAIO quindi dovrebbe darsi da fare , svolgere ricognizioni in loco etc...

Pero' CAIO si accorge che su OSM sono state inserite delle ipotesi di
principali direttrici di traffico.
Saranno vere ? Boh.
Pero', pensa CAIO, che chi ha popolato il DB di OSM e' gente che
conosce il territorio e se ha detto che una strada e' principale
direttrice di traffico allora molto probabilmente lo e' davvero.
QUindi fa suo tale informazione e la inserisce nel dato strade del committente.

Tale contributo di OSM al DB del committente e' significativo perche'
lo arricchisce o non lo e' perche' alla fine e' un semplice attributo
alfanumerico e non geometrico ?

Il punto che vorrei spingere a ragionare e' che il concetto di
"significativo" e' molto soggettico.
Quello che per te non e' significatio perche' a te interessa di piu'
la gemetria , per altri invece lo e'.

Questo e' il gioco di mettere assieme le informazioni di tutti.
Perche' si arricchisce il tutto.

Pero' il punto e' se e' giusto che la messa a disposizione funzioni
solo a senso unico.....

A.
Post by Maurizio Napolitano
Post by stefano campus
purtroppo questo non è possibile, perchè la licenza di osm (odbl) prevede
che se dati estratti da osm finiscono in una altra banca dati, tutta la
banca dati, che accoglierebbe in termini quantitativi una componente esigua
di info proveniente da osm, diventerebbe a sua volta odbl.
per la verità il discorso vale se il contributo è significativo
In ogni caso consiglio di guardare le FAQ
https://wiki.osmfoundation.org/wiki/Licence/Licence_and_Legal_FAQ
Post by stefano campus
quindi tornando alla suggestione di napo, un database geotopografico e per
sua propria natura è incompleto e "unstable" come dovrebbe configurarsi
rispetto alla "licenza di comunità"?
aiuterebbe questo ad interfacciarsi in maniera meno conflittuale con altre
fonti dati?
una base cartografica regionale che è di per sè "autoritativa" può essere
definita "unstable" senza che ne venga pregiudicata l'ufficialità?
come accade nella maggior parte dei progetti di software libero si può prevedere
che l'aggiornamento dei dati preveda anche di passare il copyright
all'autorità che
gestisce il progetto (creando quindi un discorso di copyright centralizzato).
Questo solitamente lo si fa chiedendo ai contributori di sottoscrivere un FLA (
Fiduciary License Agreement) che non è altro che un documento per cui,
l' "autorità" si prende
il copyright ma promette che ne farà buon uso.
Chiaramente ho ridotto al minimo il concetto, ma qui si trova qualche
informazione in più
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Di fatto anche la OSM Foundation si prende il copyright dei
contributori di OpenStreetMap.
Questo permette così di poter agire su possibili problemi in futuro
(es. passaggio ad una licenza
diversa da ODbL).
Lo stesso schema potrebbe averlo una PA perchè, in ogni caso, una
validazione va fatta
(anche se sto vedendo sempre più dataset a cui sono state aggiunge le
colonne latitudine e
longitudine usando il geocoder di turno, senza guardare i termini di
riuso e senza verificare poi
che gli output siano corretti).
Quanto al tuo "mi si obbietta che la odbl salvaguarda il lavoro dei mappatori.
ma il mio lavoro chi lo salvaguarda?", capisco benissimo il tuo punto di vista.
le comunità proteggono il loro prodotto usando la restrizione dello
share alike al fine di
creare un bene comune, mentre una pubblica amministrazione lavora per
il bene comune
come mandato.
Non è tanto il lavoro dei mappatori che deve essere salvaguardato, ma
il prodotto che
si crea che è un bene comune.
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interno molto competitivo,
ma l'output che ne esce è un bene comune che viene preservato da un contratto.
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Alessandro Sarretta
2017-03-30 23:02:32 UTC
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A me pare che stiamo già mettendo in fila alcuni consigli/azioni che
possiamo suggerire di intraprendere:

* allineare FAQ e note legali
* segnalare in FAQ e note legali una licenza generale, rinviando però
ai metadati dei singoli layer per eventuali specificità
* analizzare la possibilità di uniformare il più possibile le licenze
adottate
* (aggiungo io) passare dalle CC-xx 3.0 alle CC-xx 4.0

Altra cosa possibile secondo me è agevolare il contributo (il debug
nominato da Andrea) degli utenti per segnalare incongruenze o errori,
magari migliorando il form presente in
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/contatti/ attraverso delle categorie
tipo "Segnalazione errori relativi ai metadati" oppure "Segnalazione
errori sui servizi", ... e mettendo in evidenza la possibilità di
contribuire al miglioramento del contenuto informativo del portale.

Ale
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Alessandro Sarretta

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Web: ilsarrett.wordpress.com <http://ilsarrett.wordpress.com>

Research information:

* Google scholar profile
<http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it>
* ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686>
* Research Gate <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta>
* Impactstory <https://impactstory.org/AlessandroSarretta>

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AlsPer78
2017-03-31 07:55:44 UTC
Permalink
Ho appena inviato con il form alla pagina dei contatti una richiesta di
chiarimenti sulla difformità di licenze tra FAQ, note legali e metadati.
Aspetto di vedere cosa rispondono.

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Alessandro Perego
www.alspergis.altervista.org
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808
Alessandro Sarretta
2017-03-30 22:01:50 UTC
Permalink
Post by Maurizio Napolitano
Post by AlsPer78
Se ad esempio guardo i metadati della Carta Geologica d'Italia (scaricabile
"Limitazioni d'uso: Lo strato informativo è consultabile gratuitamente. Lo
strato informativo può essere utilizzato solo per fini non commerciali,
previa citazione della fonte. *E' vietata la distribuzione, la riproduzione,
la traduzione, l'adattamento e ogni altra modifica*."
mentre la licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia mi dice che *sono libero di
condividere e modificare* (con le condizioni BY-NC-SA).
Quale devo considerare?
In entrambi i casi ti sta dicendo che usa la licenza CC-BY-NC-SA
A dire la verità, a me sembra che la definizione testuale corrisponda a
una CC-BY-NC-ND...
Che casino...

Ale
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Alessandro Sarretta

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stefano campus
2017-04-04 21:26:08 UTC
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Post by Maurizio Napolitano
Post by AlsPer78
Le stesse ortofoto sul Geoportale della regione Lombardia
hanno licenza *IODL 2.0*.
- sei sicuro siano le stesse?
- sei sicuro che hanno la stessa copertura?
- puoi dimostrarlo?
Quanto alla licenza IODL 2.0 di fatto sei davanti ad una licenza che
ti obbliga di citare la fonte.
Post by AlsPer78
In realtà i dua dati hanno qualità diversa: quelle sul geoportale della
Lombardia sono più sgranate, forse a causa di una diversa compressione); è
possibile che per questo abbiano diversa licenza?
quindi non sono lo stesso prodotto oppure sono lo stesso ma chi le ha prodotte
ha fornito una versione modificata.
le foto sono sono le stesse: si tratta dell'ortofoto AGEA 2012 che
attraverso un accordo con il cisis, agea ha reso disponibili alle regioni
con permesso di farne anche prodotti derivati (e quindi geoservizi).
anche il pcn ce le ha e ne ha fatto un servizio wms senza soluzione di
continuità.

dunque la fonte è la stessa ma il trattamento che le foto hanno subito prima
di diventare un servizio è diverso (piramidi, compressione, eccetera)

s.

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